La muraglia di Valencia, verità o bugia?
Valencia ha delle mura che la circoscrivono? Esiste la muraglia di Valencia? Queste tra le domande che più ci vengono rivolte da visitatori curiosi ed interessati agli avvenimenti passati di Valencia, accadimenti che ci permettono di comprendere il presente. Ebbene sì, la città di Valencia non solo ha avuto una muraglia, ma ben tre nel corso della sua storia! Dai romani agli arabi fino al medioevo cristiano, le mura di Valencia hanno raccontato storie di difesa, tradizioni e cambiamenti.
Le mura di Valencia hanno subito numerosi cambiamenti nel corso dei secoli, culminando nella loro demolizione nel XIX secolo. Originariamente costruite per difendere la città, le mura romane, arabe e medievali rappresentavano diverse epoche storiche. Tuttavia, con l’espansione urbana e la crisi economica, la demolizione divenne inevitabile per permettere la crescita della città e creare occupazione. Oggi, le Torres de Serranos e le Torres de Quart sono le uniche testimonianze rimaste di queste fortificazioni storiche, mentre il tracciato delle mura è “ancora intuibile” se percorriamo la circonvallazione che avvolge il centro della città.
Quando parliamo della muraglia di Valencia, mentre passeggiamo per la città, ascoltiamo spesso il commento: “Avrebbero potuto mantenere le mura, in termini turistici la città avrebbe guadagnato molto in bellezza e attrattività“. Si, però è necessario contestualizzare la decisione e conoscere le motivazioni che hanno portato a questa predilezione e essere coscienti che all’epoca il concetto economico legato al turismo non era assolutamente sviluppato come lo viviamo al giorno d’oggi.
Andiamo per passi e conosciamo la storia della muraglia di Valencia nel corso dei secoli.
Le origini: la muraglia romana
La muraglia di Valencia all’epoca romana rappresenta le fondamenta storiche della città. Costruita nel I secolo a.C. durante la colonizzazione romana, la muraglia circondava l’antica colonia di “Valentia Edetanorum”. Questa prima fortificazione era lunga circa 2 km, comprendeva torri di difesa e porte monumentali, era robusta e alta, progettata per resistere agli attacchi e proteggere gli abitanti della città. Lasciamo all’articolo intitolato “La storia della città di Valencia” il compito di descrivere le origini della città (fondata nel 138 a.C.) e le sue fasi storiche fino ad arrivare ai giorni nostri.
Resti attuali
Oggi, i resti della muraglia romana sono limitati, ma significativi. Il centro archeologico Almoina ospita alcuni dei reperti più importanti, offrendo uno sguardo affascinante sulle antiche tecniche di costruzione romane e sulla vita quotidiana dell’epoca.
L’Era araba: la muraglia araba
Con l’arrivo degli arabi nell’VIII secolo, Valencia divenne Balansiya, una città prospera e ben difesa. Le mura arabe furono costruite nel XI secolo, tra il 1021 e il 1061, sotto il regno di Abd al-Aziz ibn Amir. Non solo difendevano la città, ma riflettevano anche l’ingegno ingegneristico del periodo. La muraglia era composta da sette porte principali, ciascuna con una funzione specifica, come, ad esempio, il controllo del commercio e la protezione militare.
Resti attuali
I resti della muraglia araba sono visibili in diverse parti del centro di Valencia, specialmente nel quartiere conosciuto con il nome di “Barrio del Carmen” (“barrio” significa quartiere), dove si possono ammirare porzioni ben conservate delle antiche fortificazioni e parti in un deplorevole stato di conservazione, sia a livello del monumento che dei suoi dintorni..
Una delle curiosità che porta con se la muraglia araba è che non fu mai demolita. Una volta che la città passò in mano cristiana, le nuove mura e i nuovi accessi furono costruiti per accogliere tutti quei sobborghi che erano rimasti fuori dalle vecchie mura, che a loro volta iniziarono a fungere da secondo anello difensivo. Uno dei luoghi più noti e meglio conservati costruiti sulle mura arabe è “El Portal de la Valldigna”, antico portale, situato nel “Barrio del Carmen”, che possedeva la funzione di collegare il quartiere “morisco”, il quartiere musulmano, con il resto della città. Questo portale gotico è un simbolo dell’integrazione tra le comunità musulmana e cristiana, rappresentando un punto di transizione e incontro culturale.
Nella Plaza del Tossal si possono visitare anche alcuni resti delle mura e una breve esposizione e spiegazione delle stesse, all’interno della “Galería del Tossal”.
Altri resti li possiamo trovare presso Calle de Salinas, dove incontriamo una parte residua delle mura che apparteneva a quella che, partendo dalle torri de Serranos, si snodava in linea retta lungo la stessa Calle de Salinas. Purtroppo è completamente priva di protezione e non presenta alcun cartello o segnalazione che indichi il suo passato storico.
La cosiddetta “Torre del Ángel” (così chiamata perché faceva parte di un’antica locanda, oggi scomparsa, chiamata con questo nome), è un altro dei pochi resti ancora in piedi delle mura della Valencia musulmana. Si tratta di una torre semicircolare, oggi trasformata in casa, si trova in calle Mare Vella.
La muraglia medievale, la muraglia cristiana
Con la conquista cristiana di Valencia da parte di Jaime I nel XIII secolo, la città vide la costruzione di una nuova muraglia. La muraglia medievale fu eretta tra il XIV e il XV secolo, segnando una nuova era nella difesa della città.
Come detto precedentemente, fu costruita una nuova cinta muraria, non fu demolita quelle araba, con il fine di includere i sobborghi e i quartieri esterni alla vecchia cinta. La costruzione delle mura fu iniziata nel 1356 e fu completata nel 1370, ma la fretta con cui furono costruite rese necessarie diverse azioni successive per preservarle. L’urgenza derivava dalla necessità di fortificare la città a causa della guerra con Castiglia, nota come Guerra dei due Pietri (1356-1366), tra il re d’Aragona Pietro IV il Cerimonioso e il re di Castiglia Pietro I il Crudele.
Notevoli per la loro imponenza e robustezza, le mura medioevali, erano caratterizzate da torri difensive e da 13 porte monumentali, di cui 4 chiamate “Portals Grans” y le altre “Portali Xics”. Tra le “grandi” vi erano anche le Torres de Serranos e le Torres de Quart, le uniche arrivate fino ai giorni nostri.
La demolizione della muraglia di Valencia
La demolizione della muraglia di Valencia fu motivata principalmente dall’espansione urbana e dalla necessità di migliorare le condizioni sanitarie della città. Inoltre, la crisi economica derivante dal declino dell’industria della seta portò alla decisione di demolire le mura per creare lavoro e stimolare l’economia. Decisione con non poche polemiche e opposizioni, soprattutto dalla parte militare, ma la necessità di espansione e modernizzazione prevalse facendo iniziare i lavori di demolizione della maggior parte delle mura nel febbraio del 1865.
Perché le Torres de Serranos e le Torres de Quart non furono demolite?
Una delle principali motivazioni, a parte conservare il grande valore storico e artistico delle due magnifiche porte, fu la loro funzione di prigione. Durante le fasi di decisione riguardo la demolizione continuavano ad essere importanti prigioni per nobili una e per donne l’altra.


