Convento di Santo Domingo, dei Domenicani, dei Predicatori

Il convento nasce nel 1239 però a gestirlo e mantenerlo, attualmente, ci pensa il Ministero della Difesa. Quartier generale delle forze terrestri non impedisce la visita al complesso che grazie a visite guidate è possibile apprezzare la cappella reale, il claustro, il giardino, la sala capitolare, il sepolcro, la sala del trono e la cappella di San Vicente
Convento di Santo Domingo

Il convento dei Domenicani, il convento di Santo Domingo, chiamato anche dei Predicatori, venne costruito per volontà di Re Giacomo I, l’anno dopo la “Riconquista”, nel 1239. È un edificio in stile gotico e barocco valenciano realizzato su un terreno concesso dal Re.

Della costruzione iniziale sono arrivate ai giorni nostri solo il chiostro principale e la sala capitolare datati XIV secolo. In quest’ultima furono celebrati diversi incontri della “Cortes del Regno”, praticamente incontri per prendere decisioni di governo riguardo il Regno di Valencia dell’epoca, e sepolti diversi personaggi illustri della città tra cui anche Frate Miguel de Fabra, confessore del Re e che fu il promotore della costruzione del convento. Attualmente le spoglie del frate sono custodite all’interno della Basilica di San Vicente Ferrer, diventata sede dell’Ordine dei domenicani, dei Predicatori.
Inizialmente il convento si costruì all’esterno delle mura della città, ma solo dopo pochi decenni venne realizzato un ampliamento delle mura per includere il complesso.

Convento di Santo Domingo
Fonte foto: elblogdelgerundio.wordpress.com

L’importanza del convento di Santo Domingo

Per capire l’importanza di questo convento bisogna dire che al suo interno venivano ospitate: la Scuola di Grammatica e Logica creata nel 1259, la Cattedra di Lingue Orientali creata nel 1281, la cattedra pubblica di Teologia creata nel 1345 e l’Iniziazione degli Studi Ebraici nel 1629. Per questo motivo erano moltissimi i monaci provenienti da varie parti di Spagna e anche dall’estero, fungevano da interpreti davanti alle ambasciate dei diversi paesi che arrivavano nel Regno di Valencia e nella Spagna controllata da austriaci e dai Borboni.
Il convento ospitò due Santi valenciani San Vincenzo Ferrer (1357-1419) e San Luigi Bertrand (1526-1581), il primo è Patrono di Valencia. Leggi l’articolo riguardo la giornata dedicata a San Vincenzo Ferrer.

Il complesso che forma il convento di Santo Domenico è attualmente composto da:

  • Claustro Mayor o Claustro gótico
  • Sala Capitulare
  • Cappella Reale
  • Refettorio o Sala del Trono
  • Cappella di San Vicente
  • Cella di San Vicente Ferrer

Nel 1835 la famosa “confisca di Mendizábal” portò il convento in mano militare, tanto che, nel 1842, gli uffici della capitaneria occuparono l’ex convento, oltre a servire come caserma per l’artiglieria.
L’attuale destinazione d’uso di questo edificio, ad eccezione della chiesa che è rimasta parrocchia militare, è come sede del Quartier Generale di Manovra dell’Esercito.

Questo complesso monumentale, di gran importanza storica e architettonica per la città di Valencia è visitabile in gruppo durante le mattinate infrasettimanali, però con appuntamento previo.
Rimaniamo a vostra disposizione se volete ricevere informazioni e consigli per meglio organizzare le visite a Valencia durante la vostra permanenza. Semplicemente mettetevi in contatto con noi.