Purtroppo, in molti, quando sentono la parola “storia” arricciano il naso e scuotono la testa, soprattutto quando gli si propone di visitare un museo dedicato alla storia di una città. Nel caso di Valencia possiamo affermare che il museo di storia, per dove e come è strutturato è capace di affievolire la disapprovazione di chi arriccia il naso.
A parte gli scherzi, il museo di storia di Valencia, è dedicato alla divulgazione del passato della città, dalle origini ai giorni nostri, e la consegue con un approccio museografico completamente orientato alla comunicazione con il visitatore. L’utilizzo di valide tecnologie audiovisive fanno del museo di storia di Valencia una delle proposte museali più rilevanti nel panorama attuale. Si trova nelle vicinanze del gran parco conosciuto con il nome “de Cabecera” e del Bioparc. Facilmente raggiungibile anche con una buona pedalata in bici all’interno dei giardini del Turia.
La bellezza del complesso che ospita il museo di storia di Valencia
L’edificio che ospita il museo era in origine un gran deposito d’acqua, il primo serbatoio d’acqua costruito a Valencia. Un progetto che prevedeva di raccogliere l’acqua del fiume Turia, depurarla e convogliarla nel bacino idrico per poi distribuirla in otto fontane pubbliche, la prima delle quali è stata quella di “Plaza del Negrito”. Questo servizio idrico fu inaugurato nel 1850, uno dei primi in Europa. Fu costruito da Ildefonso Cerdà, considerato il padre della disciplina urbanistica e famoso per essere il responsabile del piano di ampliamento della città di Barcellona.
Il deposito, con una superficie di 2600 metri quadrati, era originariamente scavato nel terreno, ed era coperto da undici volte in mattoni sorrette da 250 pilastri. A piena capacità, poteva contenere più di 9mila metri cubi d’acqua. La si ua posizione, alla fine del territorio comunale dValencia era giustificata dalla necessità di ottenere la pressione adeguata per l’approvvigionamento.
Con il tempo la domanda idrica aumentò e fu necessario costruire nuovi depositi, fatto che portò nel tempo ad abbandonare, nella seconda metà del XX secolo, questo primo deposito perché si trovava troppo in periferia rispetto ai nuovi. Il complesso venne riconsiderato a metà degli anni novanta, e restaurato per riportare in vita uno dei gioielli più noti dell’architettura industriale valenciana. Il restauro fu effettuato tra il 1998 e il 2001, cercando di mantenere più fedelmente possibile la struttura originaria dell’edificio.
Una visita virtuale ci permette di apprezzare l’interno del museo.
Visitare il museo di storia di Valencia
Il museo di storia nacque come idea nel 2001 quando il Comune di Valencia comunicò il desiderio di creare un museo di storia completo, che coprisse la storia della città dalla sua fondazione ad oggi, e che si avvalesse di risorse espositive all’avanguardia, compresa la tecnologia audiovisiva. Fu inaugurato come “Museu d’Història de Valencia” il 7 maggio 2003.
La “macchina del tempo”
Il corpo principale della visita è caratterizzato dalla “macchina del tempo”, praticamente un grande e intuitivo volante che ci permette di selezionare la lingua di nostro gradimento ed in quale sezione vogliamo “navigare”. Le principali sezioni sono:
- “Periodi storici” grazie alla quale vengono analizzate otto sottosezioni, nelle quali è stata suddivisa la storia di Valencia, mostrandoci gli spazi urbani più rilevanti in ogni momento e spiegandoci le circostanze di ciascuno di essi.
- “Temi chiave” grazie alla quale vengono trattati diversi aspetti importanti della storia, dell’urbanistica, dell’economia o della società, attraverso la successione delle fasi storiche.
- “Sintesi”, la quale ci offre un’ampia panoramica della storia della città.
La mostra permanente del museo di storia di Valencia
L’esposizione permanente la troviamo lungo il perimetro dello spazio centrale occupato dalla “macchina del tempo”. In ogni blocco troveremo due scenografie e una serie di vetrine disposte intorno ad esse. Nelle scenografie sono proiettate scene drammatizzate che ricreano momenti quotidiani del passato. Nelle vetrine è esposta una vasta collezione di oggetti, opere d’arte e documenti rappresentativi della loro epoca. Se volete vedere l’intera mostra permanente, seguite l’ordine indicato sulla mappa soprariportata.
Nel sito web ufficiale del museo è possibile conoscere maggiori approfondimenti riguardo le collezioni presenti e avvicinarsi ai personaggi protagonisti delle scene teatralizzate che hanno ricreato momenti quotidiani del passato (la voce del menu che corrisponde a queste scene è “Historia Viva”).